Rasponi Spalletti Gabriella (1853-1931)

Rasponi Gabriella
COGNOME Rasponi
NOME Gabriella
DATA DI NASCITA 10/04/1853
LUOGO DI NASCITA Ravenna
DATA DI MORTE 29/10/1931
LUOGO DI MORTE Roma
STATO CIVILE coniugata
TITOLO DI STUDIO
PROFESSIONE
APPARTENENZA POLITICA
ISCRIZIONE A UN PARTITO
ORGANIZZAZIONE SINDACALE nessuna - esponente di cooperativa
LUOGHI DI ATTIVITÀ Ravenna, Reggio Emilia, Roma
 
PROFILO BIOGRAFICO

Gabriella, figlia di Letizia dei conti Rasponi Murat e di Cesare dei conti Rasponi Bonanzi (un altro ramo della famiglia), vantava tra gli antenati i reali di Napoli Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte. Nata a Ravenna il 10 aprile 1853, nel 1870 sposò il nobile reggiano Venceslao Spalletti Trivelli e si trasferì con lui prima a Reggio Emilia poi a Roma, in seguito all’elezione di Venceslao a deputato. Nella capitale Gabriella, riprendendo la tradizione familiare alla sociabilità, organizzò un salotto di cultura frequentato dalle principali personalità dell’epoca: Ruggero Bonghi, Marco Minghetti, tra gli altri, un luogo in cui il principale argomento di conversazione era la politica dell’Italia post-unitaria. Gabriella mostrò inoltre interesse per un altro tema in linea con quel “potere di cura” da sempre attribuito alle donne: l’educazione delle giovani generazioni. Grande ammiratrice di Maria Montessori, la contessa Spalletti Rasponi fece della sua casa un centro di discussione e diffusionedelle moderne teorie pedagogiche.

Negli ultimi anni del XIX secolo il salotto di Gabriella assunse una nuova dimensione. Rimasta vedova a soli 46 anni e desiderosa di dedicarsi alle donne che avessero necessità di lavorare, creò una scuola di ricamo e di filet. Nel 1897 nella sua villa vicino a Reggio Emilia, riunì cinque popolane cui insegnò personalmente quell’arte che aveva appreso fin da bambina, acquistando lei stessa il materiale per il lavoro. Ben presto le allieve aumentarono e cominciarono anche a giungere i riconoscimenti durante le principali esposizioni nazionali ed internazionali, tanto che nel 1912 venne costituita legalmente una società a carattere di cooperativa di mutuo soccorso dal nome: Scuola Merletti Lucciano-Quarrata.

Consapevole che le pareti domestiche non erano più sufficienti alle donne per prendere parte attiva alla riflessione, ma anche all’azione politica, Gabriella si avvicinò al mondo dell’associazionismo femminile, sul modello di quanto si già avviato negli Stati Uniti e in altri paesi europei. Fu così che nel 1899 a Roma venne costituito il primo Comitato pro-suffragio Femminile e due anni più tardi una Federazione Femminile che nel 1903, su iniziativa della stessa contessa Rasponi, si trasformò in Consiglio Nazionale delle Donne Italiane, un’associazione che affiancava a deboli ideali emancipazionisti un forte spirito filantropico-assistenziale, ma che fu significativa per l’entrata del movimento associazionistico femminile italiano nel più ampio panorama internazionale. Le riunioni del CNDI si tennero, almeno inizialmente, proprio nel salotto di Gabriella, che ne era la presidentessa. Scopo del Consiglio fu quello di giungere a una progressiva emancipazione civile della donna: in primo luogo in ambito educativo, sociale e lavorativo, ma contribuendo così ad aprire le porte per una progressiva, se pur lenta, emancipazione politica.

 Si spense a Roma il 29 ottobre 1931.

 
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Fonti archivistiche
  • L'archivio del Consiglio nazionale delle donne italiane: inventario, a cura di E. Ginanneschi, L. Montevecchi, F. Taricone, Roma, Pubbliprint service, 2000.
Bibliografia
  • Ugo Foschi, La contessa Gabriella Spalletti Rasponi, pioniera del femminismo italiano, "Studi Romagnoli", a. XLIV (1993), pp. 391-409.
  • Fiorenza Taricone, L’associazionismo femminile italiano: attivismo sociale e pragmatismo politico, "Il Risorgimento", 1 (1996).
  • Fiorenza Taricone, L’associazionismo femminile italiano dall’unità al fascismo, Milano, Unicopli, 1996.
Fonti iconografiche
  • Immagine del profilo: http://opportunitadigenere.blogspot.it/2014/04/la-contessa-che-amava-tramare.html
 
 
IMMAGINI
 
LINK
CREDITS
scheda compilata da: Elena Musiani