Arbizzani Ginetta (1946-)

ginetta-arbizzani
COGNOME Arbizzani
NOME Ginetta
DATA DI NASCITA 27/10/1946
LUOGO DI NASCITA San Giorgio di Piano (Bologna)
DATA DI MORTE
LUOGO DI MORTE
STATO CIVILE nubile
TITOLO DI STUDIO licenza media
PROFESSIONE operaia tessile
APPARTENENZA POLITICA comunista
ISCRIZIONE A UN PARTITO Federazione giovanile comunista; Partito comunista italiano
ORGANIZZAZIONE SINDACALE Cgil: Federazione lavoratori tessile abbigliamento; Federazione lavoratori chimici e affini
LUOGHI DI ATTIVITÀ Bologna
 
PROFILO BIOGRAFICO

Ginetta Arbizzani è nata nel comune di San Giorgio di Piano nel 1946, da una famiglia di braccianti antifascisti di umili origini. Il padre di orientamento comunista, venne fatto prigioniero in Africa. Dopo aver concluso le scuole elementari, nel 1960 si impiegò in una piccola azienda dell’abbigliamento produttrice di busti e reggiseni con sede a Bologna, dove la famiglia nel 1956 si era trasferita.

Nel 1962, Ginetta venne licenziata per aver preso parte a uno sciopero, dopo sei mesi venne assunta alla Marvel, fabbrica che impiegava oltre 200 donne e presso la quale lavorava anche la sorella. Negli anni Sessanta, prese parte alle lotte sindacali per la riduzione dell’orario di lavoro e il riconoscimento delle commissioni interne.

Eletta come rappresentante sindacale nella commissione interna della fabbrica, fu in prima linea nella dura vertenza aziendale del 1968, incentrata sulla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, sul riconoscimento delle qualifiche, che registrò spaccature interne ma anche una grande solidarietà da parte della popolazione della zona.

Nel 1976, lasciò la fabbrica per divenire funzionaria sindacale della Filtea, occupandosi delle vertenze nel settore tessile-abbigliamento e in particolare di temi come la salute e l’organizzazione del lavoro, qualifiche e passaggi di categoria.

La sua esperienza si concluse nel 1982, quando passò al Sindacato dei lavoratori chimici e affini, una categoria prevalentemente maschile, nella quale rimase fino al 1986. Nella prima metà degli anni Ottanta, Ginetta affrontò la crisi aziendale dello stabilimento Hatù di Casalecchio di Reno, che portò alla chiusura della fabbrica e alla delocalizzazione della produzione in Spagna.

Nella seconda metà degli anni Ottanta, Ginetta concluse l’attività di funzionaria sindacale, lavorando successivamente presso l’agenzia infortunistica della Cgil, dove rimase fino al 1993, anno del pensionamento.

 
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Fonti
  • Questionario raccolto per il progetto Profili biografici di sindacaliste emiliano-romagnole (1880-1990), Fondazione Argentina Bonetti Altobelli.
  • Intervista collettiva effettuata da Eloisa Betti a Bologna il 14/03/2018.
 
IMMAGINI
 
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CREDITS
scheda compilata da: Eloisa Betti