Schiavina Milena (1950-)

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COGNOME Schiavina
NOME Milena
DATA DI NASCITA 21/07/1950
LUOGO DI NASCITA Castello D'Argile
DATA DI MORTE
LUOGO DI MORTE
STATO CIVILE coniugata
TITOLO DI STUDIO laurea
PROFESSIONE
APPARTENENZA POLITICA comunista
ISCRIZIONE A UN PARTITO Partito comunista italiano; Partito democratico della sinistra; Partito democratico
ORGANIZZAZIONE SINDACALE Cgil: Camera del Lavoro di Bologna; Sindacato lavoratori trasporti; Federazione lavoratori tessile e abbigliamento
LUOGHI DI ATTIVITÀ Bologna
 
PROFILO BIOGRAFICO

Milena Schiavina è nata nel 1950 a Castello D’Argile, da una famiglia di braccianti antifascisti che, una volta trasferitisi in città, si impiegarono come operai nelle fabbriche bolognesi.

Mentre il padre durante la seconda guerra mondiale venne fatto prigioniero in Africa, le zie di Milena presero parte attiva alla Resistenza come staffette e lo zio venne decorato al valor militare.

Milena fu la prima della famiglia a frequentare la scuola superiore, in una famiglia dove il lavoro femminile era già considerato normale grazie alla presenza di tre zie lavoratrici. Il contatto con la politica avvenne precocemente per via dell’impegno politico dei familiari, in parte aderenti al Partito comunista in parte al Partito socialista.

Dopo la conclusione delle scuole superiori, inizialmente si iscrisse alla Facoltà di Economia e Commercio per poi essere assunta nel 1970 come impiegata amministrativa presso il pastificio Corticella, dove ebbe il suo primo incontro con il sindacato.

Negli anni Settanta, Milena fu impegnata nel movimento femminista, prendendo parte all’esperienza del Coordinamento Donne della Cgil e alle grandi battaglie per il divorzio, l’aborto, il diritto alla salute. Nel 1977, si iscrisse al Partito comunista e conobbe il suo futuro marito, funzionario della Fiom bolognese. Nel 1978, lasciò il pastificio per lavorare come impiegata all’Inca, il patronato della Cgil, dove rimase fino ai primi anni Ottanta.

Nel 1982, passò al Sindacato dei lavoratori del tessile e abbigliamento come funzionaria. Vi rimase fino alla fine del decennio, occupandosi del miglioramento delle condizioni di lavoro, del superamento del cottimo, del controllo del lavoro a domicilio. Nel contesto di drastico ridimensionamento del tessile-abbigliamento avvenuto negli anni Ottanta, si ritrovò a gestire numerose crisi aziendali, impegnandosi per il ricollocamento delle lavoratrici tessili presso aziende di altri comparti (in primis della metalmeccanica).

Nel 1989, divenne funzionaria della Camera del Lavoro di Bologna, occupandosi in particolare del mercato del lavoro e facendo parte della commissione per la cassa integrazione (presso l’Inps), nonché delle commissioni per il lavoro a domicilio e il collocamento (presso il Ministero del lavoro).

Nel 1993-94, passò alla Flai per occuparsi di grandi marchi alimentari bolognesi, come l’Alcisa, la Majani e altre aziende di più piccole dimensioni. Negli anni Novanta, promosse vertenze per la salute e il miglioramento delle condizioni di lavoro, spendendosi anche per promuovere processi di innovazione che migliorassero la qualità del prodotto.

Alla fine degli anni Novanta, conseguì la laurea in Scienze politiche presso l'Università di Bologna, approfondendo l'esperienza dei coordinamenti femminili della Cgil negli anni Ottanta.

Negli anni Duemila, entrò nella segreteria di un sindacato tradizionalmente maschile, come quello dei trasporti (Filt), occupandosi in particolare del problema degli appalti e dell’emergere delle prime forme di false cooperative sull’onda dei nuovi processi di globalizzazione.

Tra il 2006 e il 2009, nuovamente come funzionaria della Camera del Lavoro di Bologna si occupò di contrattazione sociale territoriale, con un’attenzione specifica alla zona di Santa Viola.

Dal 2009, anno del pensionamento, ha proseguito la sua attività come Responsabile dello Sportello Donna Cgil, attivo contro le molestie sessuali, per la tutela della maternità e del diritto al lavoro.

 
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Fonti
  • Questionario raccolto per il progetto Profili biografici di sindacaliste emiliano-romagnole (1880-1990), Fondazione Argentina Bonetti Altobelli.
  • Intervista collettiva effettuata da Eloisa Betti a Bologna il 14/03/2018.
 
IMMAGINI
 
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CREDITS
scheda compilata da: Eloisa Betti