Marino Quintina (Tina) (1895-?)

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COGNOME Marino
NOME Quintina (Tina)
DATA DI NASCITA 1895
LUOGO DI NASCITA
DATA DI MORTE
LUOGO DI MORTE
STATO CIVILE coniugata
TITOLO DI STUDIO laurea in Chimica; laurea in Farmacia
PROFESSIONE farmacista; insegnante
APPARTENENZA POLITICA fascista
ISCRIZIONE A UN PARTITO Partito nazionale fascista
ORGANIZZAZIONE SINDACALE Massaie rurali
LUOGHI DI ATTIVITÀ Ravenna, Roma, Bologna
 
PROFILO BIOGRAFICO

Educata sin dall'infanzia all'importanza dello studio, Tina Marino fu allevata, insieme al fratello e alla sorella, dalla madre, professoressa di lettere, dopo che la donna aveva lasciato il marito. Grazie ai suoi risultati scolastici frequentò l'Università laureandosi in Chimica e in Farmacia con diploma in Scienze naturali e iniziò a lavorare come farmacista. Durante la prima guerra mondiale prestò servizio nella Croce Rossa e successivamente aderì al fascismo. Nel 1934 venne chiamata a ricoprire l'incarico di fiduciaria provinciale della Federazione fascista di Ravenna e dopo appena un anno ottenne la cattedra di scienze nel liceo comunale di Rimini, incarico che conservò pur trasferendosi a Roma dopo pochi mesi per lavorare alla direzione centrale del Partito fascista in qualità di responsabile dell'ufficio delle Massaie rurali. Nel gennaio 1936 dovette dimettersi per contrasti con il suo responsabile nazionale e tornare all'insegnamento grazie al comando che le aveva permesso di mantenere la cattedra. Nel periodo di direzione del Fascio femminile di Ravenna il costante impegno per il regime la portò ad esprimere ripetutamente la ferma convinzione che il "protagonismo" della donna non fosse quello di suffragetta, ma di moglie e madre che plasma l'animo del figlio fascista.

Successivamente si trasferì a Bologna per seguire il marito. Nel capoluogo insegnò per molti anni al liceo Righi e continuò a tenere conferenze per il fascio femminile, mantenendo sempre le sue convinzioni fasciste.

 
FONTI E BIBLIOGRAFIA
  • Archivio centrale dello Stato, Partito nazionale fascista, Direttorio nazionale, SV, serie I, b. 35, fasc. Tina Marino.
  • Comune di Ravenna, Archivio storico, Anagrafe, ad nomen.
  • Claudia Bassi Angelini, Le "signore del fascio". L'associazionismo femminile fascista nel Ravennate (1919-1945), Longo editore, Ravenna, 2008.
  • Il rapporto delle segretario dei fasci femminili, "La Santa Milizia", 27 ottobre 1924.
  • Fascio femminile di Ravenna, "La Santa Milizia", 7 settembre 1935.
  • Perry Wilson, Peasant Women and Politics in Fascist Italy: the Massaie Rurali, London, Routledge, 2002.
 
IMMAGINI
 
LINK
CREDITS
scheda compilata da: Simona Salustri