Il voto delle donne 1946-2016: l’incontro a Imola giovedì 1 settembre

Uniti per il lavoroBIGE’ in programma giovedì 1 settembre alle ore 21,00 a Imola l’incontro “Il voto delle donne 1946-2016“, dedicato alle celebrazioni del settantesimo anniversario del Suffragio Universale. Interverranno Maria Rosa Cutrufelli, scrittrice e autrice del libro “Il giudice delle donne“, Anna Salfi, Presidente della Fondazione Argentina Bonetti Altobelli e Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL. L’incontro è organizzato dalla CGIL di Imola insieme alla Fondazione A.B. Altobelli e al Coordinamento Donne dello Spi e della CGIL di Imola, ed è parte del programma della festa “Uniti per il Lavoro“, organizzata dal 1 al 5 settembre a Imola presso il Centro sociale La Tozzona del quartiere Pedagna, Via Punta 24 – Angolo Via Puccini.

La partecipazione al voto è tornata al centro del dibattito politico in Italia, perché le tornate elettorali sono caratterizzate come mai prima nell’Italia Repubblicana da un’alta percentuale di astensionismo: il diritto di voto non viene più percepito come un’opportunità di influenzare le scelte politiche e del personale politico, né tanto meno come un dovere civico. giudice delle donneTOT

Ciò rende tanto più attuale la storia narrata nel libro “Il giudice delle donne“: nel 1906 dieci maestre marchigiane chiesero di essere iscritte alle liste elettorali. Lo chiesero così come in Inghilterra, in America, in Francia e grazie a delle antesignane Anna Maria Mozzoni, che tenterà di ottenere il diritto di voto attraverso la via parlamentare, Maria Montessori, che percorrera la via Giudiziaria, e la stessa Argentina Altobelli, che forse ancora più avanti delle altre rivendicherà il Suffragio Universale per tutte le donne. La legge italiana vietava alle donne esplicitamente il voto amministrativo, ma non quello politico e subordinava il diritto di voto al possesso di un certo grado culturale. Proprio su questo si inserirà il Proclama di Maria Montessori pubblicato sul giornale VITA che invitava le donne, non tutte, ma le maestre a richiedere l’iscrizione alle liste elettorali. Dieci maestre marchigiane lo faranno così come 45 donne imolesi. Tuttavia il ricorso interposto per conto del Re, nonostante il giudizio favorevole del Giudice Mortara, renderà vano questo tentativo.

Scarica il pieghevole della festa Uniti per il Lavoro a questo link.